Il Cap. Pilota Antonio Ramirez

La mattina del 28 aprile del 1930, il Cap. Pilota Antonio Ramirez decollava dall’aeroporto di Capua a bordo di un aereo da ricognizione per una missione di addestramento. A causa di un malfunzionamento del motore, tentava una manovra di rientro al campo ma, da una quota di circa 50 metri, precipitava al suolo. La morte fu inevitabile. Antonio Realino Ramirez figlio di Andrea e di Annunziata De Carlo, nacque a Vernole (Le) il 22 gennaio del 1897. A Lecce conseguì il diploma di Ragioniere e dal 1916 prese parte alla Prima guerra mondiale come soldato mitragliere inquadrato nel 15° Reggimento Cavalleggeri di Lodi, poi come Ufficiale, dopo aver frequentato la Scuola Militare di Modena fu trasferito al 140° Reggimento Fanteria combattendo sul Carso, sull’Isonzo e sul Grappa. Nel 1922 transitò nell’Arma Aeronautica dell’Esercito come Osservatore. In seguito, per i suoi meriti, la Regia Aeronautica lo assegnò all’Accademia di Caserta.
Promosso Capitano, ebbe l’incarico di Aiutante Maggiore preparando i corsi di addestramento per giovani piloti argentini e afgani. Prossimo alla nomina a Maggiore, la sua vita venne stroncata dall’incidente. La sua salma riposa presso il cimitero monumentale di Lecce.
Inizialmente l’aeroporto miliare di Galatina (Le), costituito il 31 marzo 1931 come Campo di Fortuna, prese il nome di Ramirez ma nel 1938 fu intitolato alla M.O.V.M. Fortunato Cesari.
Dal 15 febbraio 1939, al suo nome è intitolato l’aeroporto militare di Gioia del Colle (Ba).